Claudia Piccinno |
Cecilia Cozzi da bambina fu letteralmente stregata da un trafiletto del
suo libro di storia in cui si nominava Aspasia, la compagna di Pericle e
ce la restituisce in un romanzo incantevole.
Aspasia di Mileto, rimasta orfana di madre, approda ad Atene col padre,
ed è subito chiaro a Pericle, a Socrate, ad Anassagora e A Erodoto la
differenza tra questa fanciulla ionica e dall'eloquio brillante e le
donne ateniesi dedite alla tessitura e alle chiacchiere del gineceo.
È per questa sua diversità che ella viene osteggiata dagli Ateniesi e
ingiustamente accusata di costumi illeciti e lussuriosi. Aspasia subì un
processo da cui fu assolta, ma fu sempre messa a dura prova dalle leggi
ateniesi per le quali lei restava una straniera. Essa è tratteggiata
abilmente nelle sue vicende amorose di donna, di figlia prima, di amante
e madre poi.
Ma non è stata solo questa Aspasia ad affascinare l'autrice quanto
quella donna colta che godette della stima dei filosofi del tempo per la
sua perspicacia, la sua preparazione e le sue capacità dialettiche.
Aspasia fu la Musa, ma soprattutto la guida politica di Pericle ed è
questa la donna che ha conquistato anche me e che credo conquisterà i
lettori. Aspasia incarna nel V sec a. C. il prototipo di donna moderna,
emancipata e colta che sa affrontare i colpi bassi della vita, seguendo
il suo intuito oltre che la logica.
Malgrado ciò deciderà di non assecondare l'intuito, patendo il dolore
più grande della sua vita quando si rende conto che il suo bene privato e
i suoi affetti vanno sacrificati per il bene della collettività, la
stessa collettività che l'ha sempre ripudiata, ma che il suo uomo
adorava quanto amava lei. Questa è la grande lezione di onestà e dignità
che la scrittrice ha affidato alla protagonista e trovo quanto mai
attuale e auspicabile l'esempio di questa straniera che usa il suo
carisma e la sua cultura per favorire pace e integrazione laddove
regnava il pregiudizio e l'ostracismo.
"Aspasia, una donna da ammirare ed emulare"
Claudia Piccinno
L'Oceano nell'Anima |
Presente in circa quaranta raccolte antologiche, già membro di giuria in tre concorsi letterari, ha al suo attivo le seguenti pubblicazioni
- silloge “La sfinge e il pierrot”, Aletti Editore, 2011
- silloge “Potando l’euforbia” in Transiti Diversi, Rupe Mutevole Edizioni, 2012
- silloge “Il soffitto, cortometraggi d’altrove”, La Lettera Scarlatta Edizioni, 2013, tradotta anche in lingua inglese (maggio 2014) e in serbo “Tabahnha” ed.Majdah (luglio 2014)
Collabora ad alcune riviste on line e a blog letterari. Ottiene premi di rilievo tra cui il Premio letterario internazionale “Città del Galateo” 2013 e il premio internazionale d’arte “Saltino di Vallombrosa” 2014. Premio speciale della giuria al “Premio Vitruvio” 2014, al “Premio Tulliola” 2014 e al concorso internazionale “Guerrato” 2014.
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