martedì 20 maggio 2014

“L’aurora dalle dita di rosa”, recensione di Lucrezia Ferretti

Lucrezia Ferretti
Dopo aver divorato il libro “Aspasia, storia di una donna”, lascio di seguito il mio commento.
Essendo un libro storico, vorrei iniziare parlando di come l’autrice ha affrontato la pragmatica trattazione degli avvenimenti storici. Credo che abbia inserito in maniera fluida e organica tale narrazione, che si incastra perfettamente nella trama delle vicende personali e politiche dei protagonisti. Penso che questa sia una delle peculiarità che più ho apprezzato.
Altrettanto piacevole e interessante è il dibattito filosofico, che Cecilia ha mostrato tramite dialoghi arguti tra le più eccelsi menti dell’epoca. Non credo sia facile esprimere un’intera concezione filosofica in poche battute nel contesto di un discorso diretto, quindi è stata veramente brava!
Ho trovato poi meravigliose le descrizioni, arricchite di un registro linguistico e culturale greco al 100%. Penso che solo coloro che hanno una certa conoscenza della cultura greca possano apprezzare la sua maestria nello scegliere gli aggettivi (ammirevoli gli epiteti più tradizionali e conosciuti e ancor più quelli riferiti alle condizioni climatiche e agli eventi naturali, quali “i venti procellosi” e “l’aurora dalle dita di rosa”), i paragoni e i continui richiami ai poeti e ai miti greci, dai meno popolari a quelli più noti quali Iliade, Odissea e la saga di Giasone e gli argonauti.
Interessante è la dicotomia che investe il personaggio di Aspasia. Donna dalle idee innovative, pronta ad appoggiare

venerdì 16 maggio 2014

Aspasia, storia di una donna nel racconto di Cecilia Cozzi, recensione di Giuseppe Lorin

 Giuseppe Lorin
da ClickNews recensione di Giuseppe Lorin

Leggere un libro e fantasticare sullo spettacolo teatrale che ne potrebbe scaturire! È così l’approccio avuto alla lettura di questo emozionante romanzo scritto dalla giovane Cecilia Cozzi. 
Potrebbe certo essere un cavallo di battaglia per un’attrice padrona degli spazi teatrali e consapevole della sua professionalità. Manuela Kustermann potrebbe essere la candidata ma anche la multiforme Chiara Pavoni saprebbe come affrontare l’interpretazione del personaggio Aspasia! Ma torniamo al romanzo. Aspasia, alle soglie di una maturità emotiva e fisica incalzante, ripercorre le sue memorie di donna, allietata dalla brezza estiva, osservando l’azzurro spazio marino. La sua vita intensa e avventurosa è stata segnata da un amore unico e irripetibile, il suo Pericle.
Pericle, il più grande statista ateniese, governò la città e la elevò al massimo splendore. Purtroppo, morì di peste durante l’assedio di Atene nel 429 a. C.. Fu suo il merito di far apprezzare Atene per la politica, l’economia, la cultura e le arti in genere. E così la città prosperò fino a diventare il centro del mondo greco.
Fu Pericle che ordinò la costruzione del Partenone e di molti dei monumenti che ancora oggi caratterizzano l’acropoli. Fu proprio nella